giovedì 4 maggio 2017

Le idee hanno conseguenze

Le idee hanno conseguenze, e idee piccole, per non dire infime, possono avere enormi conseguenze. E' quello che capita nella vita della società quando certe idee si impossessano delle menti.
Di Carlo Annoni




Osservando le campagne elettorali, ma meglio ancora leggendo linee programmatiche e bilanci degli enti locali e centrali, ho concluso che le principali forze politiche italiane condividono la visione della società come di un minus habens incapace di una coscienza propria.  Quindi scopo della politica è essere coscienza di una società incapace di concepire, oltre che perseguire, il proprio bene.
La visione idealistica e semplicistica della "élite" politica impedisce la comprensione di un ordine spontaneo.
In questa visione del mondo il sovrano  è tenuto a guidare la società per perseguirne il "bene".
Una altra visione che rilevo di sovente, di stampo più positivista, vede la società come un organismo intrinsecamente malato e privo delle autodifesa necessarie a sopravvivere e, quindi ancor più, a svilupparsi e crescere in autonomia.

Queste visioni, oggi egemoni in Italia, tendono naturalmente a portare lo stato, nella politica e nella amministrazione, a sovrapporsi e invadere l'intera società. Queste visioni ideologiche, perseguite con politiche e comportamenti, portano necessariamente lo stato a sovrintendere ogni aspetto della vita sociale.
Queste potenti visioni (ideologiche) portano però anche al crearsi di paradossi, di visioni che si autoavverano, e di conseguenze inintenzionali.

1. Paradossi. Se società è malata o incapace di intendere e volere come può la stessa esprimere un sovrano sano? Un corpo di deficienti può esprimere un sovrano che non lo sia?  Come l'evidenza della politica italiana dimostra, sembra che il paradosso in realtà non ci sia, lasciando così il bel paese con società e politica allineati nella minorità, lasciando il dubbio di chi sia a curare chi.

2. Visioni che si autoavverano: più intervieni nella società più la società necessita di intervento. Essendo le visioni delle premesse necessarie alle politiche, la società ha subito, per generazioni, politiche volte oggettivamente a renderla irresponsabile e priva di un sistema immunitario forte ed efficace. Più tratti uno come un deficiente, più crei un deficiente. Da cui la regressione della società che, in base al primo punto, produce una ulteriore regressione nella élite alla guida.

3. Conseguenze inintenzionali. Come al solito le "buone" intenzioni lastricano le vie dell'inferno, con clientelismo e corruzione che "sembrano" espandersi assieme allo Stato e ai suoi sempre più estesi compiti. Anche qui la società malata, a premessa dello stato onnipotente, esce ancor più malconcia dalle sue cure.

Il risultato netto delle visioni di cui sopra è un paese di minorati, governato da minorati, spinto dalle  politiche stataliste verso ulteriori abissi mentali e illuso che ancor più stato sia la risposta alle sue miserie (morali, in primis); un popolo eternamente illuso nella ricerca dell'uomo della provvidenza che lo liberi dalle catene di un circolo vizioso a cui ci si è volontariamente incatenati.

Nessun commento:

Posta un commento